Prudenza in montagna

Come vivere la montagna con i consigli di chi la ama e la conosce

Se ami la montagna, sai già quanto possa essere emozionante fare un'escursione in quota, percorrere una via ferrata o cimentarti con l'arrampicata: l'importante è farlo con prudenza, con un approccio consapevole e attento.

Per aiutarti a tenere a mente il comportamento corretto da adottare, con Dolomiti UNESCO,  l’Associazione gestori Rifugi del Trentino, la S.A.T., il Soccorso Alpino e le Guide Alpine del Trentino abbiamo realizzato un decalogo e 4 rapide guide, su diverse tematiche.

Abbiamo inoltre raccolto qua sotto le domande che più spesso ci vengono poste da chi, come te, ama frequentare la montagna e abbiamo chiesto a diversi esperti del settore di rispondere.

Leggi le FAQ e segui i loro consigli!

Abbigliamento e attrezzatura montagna

Prediligi sempre un abbigliamento a cipolla, con strati da leggeri a via via più pesanti. Porta nello zaino un ricambio e abbigliamento antipioggia e antivento, guanti e un berretto anche se splende il sole. Non dimenticare occhiali da sole e crema solare alta protezione, calzature adeguate all’attività, kit di soccorso, un Power Bank per la ricarica del telefono in caso di emergenza e acqua e cibo in relazione all’attività.

Se dormi in rifugio porta un sacco lenzuolo o un sacco a pelo leggero, thermos e un paio di ciabatte leggere (se non sono già in dotazione al rifugio) e una pila frontale.

In montagna è fondamentale sapere sempre dove ti trovi: è bene avere con sé una carta topografica digitale e/o cartacea, oltre ad un altimetro da polso e una bussola (va bene anche quella digitale che si trova sugli smartphone). Sono strumenti utili per l’orientamento, ma bisogna saperli usare correttamente e perciò occorre esercitarsi un po’ prima di partire! Sono sempre utili anche i bastoncini.

Per un tratto attrezzato, oltre alla normale attrezzatura escursionistica, devi portare casco, imbrago, set da ferrata omologato a strappo oltre a un cordino e moschettone per posizionarti se non riesci a proseguire. Molto importante avere un paio di guanti.

Per andare in ghiacciaio ci vuole esperienza sia nelle tecniche di progressione sulle diverse pendenze del terreno che nell’utilizzo delle attrezzature alpinistiche. Tra le attrezzature è utile ricordare: corda, piccozza, ramponi, imbrago, casco, almeno 2 chiodi da ghiaccio, 2/3 cordini, 4/5 moschettoni a ghiera e l’attrezzatura tecnica adatta ad effettuare le manovre d’emergenza sia di risalita che di recupero da crepaccio. 

Organizzazione dell'escursione

Sul portale Webgis della Provincia aut. di Trento trovi gli aggiornamenti in merito ai sentieri eventualmente chiusi. In ogni ambito del territorio trentino vengono comunicate aperture e chiusure delle infrastrutture turistiche, tra questi anche rifugi, bivacchi e percorsi attrezzati. Per info aggiornate segui anche il portale sentieri sul sito Commissione Sentieri SAT.

Segui sempre il segnale bianco e rosso e leggi bene i cartelli per capire la direzione, la quota e i tempi di percorrenza. Non abbandonare il sentiero e se hai dubbi torna ad un punto noto e consulta una cartina cartacea o digitale che devi sempre portare con te se non conosci il percorso.

Normalmente i sentieri turistici non presentano particolari problematiche poiché si svolgono sotto i 2000 m di quota. I sentieri escursionistici, invece, presentano una dislocazione più complessa visto che spesso portano a rifugi e bivacchi alpini e richiedono senso di orientamento, calzature adeguate ed un buon equipaggiamento. Infine, i percorsi riservati ad escursionisti esperti attraversano terreni impervi e ripidi e richiedono fermezza di piede, esperienza e conoscenza dell’ambiente montano.

In montagna i tempi dipendono spesso non solo dal proprio livello di allenamento, ma anche dalle condizioni climatiche. Generalmente, in un’ora di cammino medio si possono fare dai 300-350 m di dislivello e fino ai 3-4 km se il terreno è pianeggiante. La capacità di percorrenza diminuisce se si superano le 2-3 ore di cammino e se la quota supera i 2.000 m. Sii prudente: se sei alle prime armi non intraprendere un percorso troppo lungo, ma inizia gradualmente le tue escursioni.

Evita di andare solo se non sei costretto. In compagnia ci si diverte di più ed è più prudente! Se sei un principiante non avere problemi a chiedere consigli o ad affidarti ad un professionista della montagna: la Guida Alpina e l’Accompagnatore di Media Montagna.

Per camminare su un ghiacciaio è importante saper individuare tutte le possibili fonti di pericolo (di carattere naturale, dell’itinerario e del gruppo) per mettere in atto tutte le possibili protezioni ed arrivare ad un rischio accettabile.

Se sei un principiante fatti guidare da chi vive e lavora per la montagna: la Guida Alpina.

Meteo

Solitamente i siti dei centri meteo regionali i cui link si possono trovare qui: www.meteoregioni.it - Per il Trentino meteotrentino.it. Oppure il sito meteo dell'aeronautica militare www.meteoam.it

Per controllare la situazione meteo in tempo reale molto utili sono le immagini da satellite, le immagini radar, i dati delle stazioni al suolo ed il rilevamento fulmini.

Nella stagione calda i rovesci ed i temporali sono frequenti soprattutto in montagna e nelle valli più strette. In montagna i temporali si verificano solitamente al pomeriggio - sera ma, talvolta, si possono sviluppare anche al mattino e di notte. Per tale ragione si consiglia di effettuare le escursioni al mattino salvo che non sia previsto il passaggio di una perturbazione. È inoltre utile osservare lo sviluppo delle nubi cumuliformi: se si osservano nubi molto sviluppate verticalmente già al mattino, significa che l'atmosfera è instabile e quindi è prudente pianificare l'escursione in modo da poter raggiungere un luogo sicuro (edificio o autovettura) in tempi brevi in caso il tempo peggiori.

 Sono sempre da preferire le previsioni testuali rispetto a quelle con le icone. Nel testo il previsore può descrivere la previsione comunicando il grado d'incertezza della stessa. Le previsioni con le icone sono più approssimative e non riescono a comunicare l'incertezza della previsione e/o la variabilità.

Se le icone col sole pieno o con la nuvola e due gocce sono previsioni rispettivamente di bel tempo e pioggia, l'icona sole, nuvola e goccia può significare una previsione incerta oppure una previsione di bel tempo al mattino e pioggia al pomeriggio o viceversa.

Rifugi

Sul sito dell’Associazione Rifugi del Trentino è indicata l’apertura generale di tutti i rifugi. Per sicurezza (specialmente a inizio e a fine stagione) è comunque sempre meglio contattare direttamente la struttura.

Il bivacco è una struttura non custodita che non offre servizio di ristorazione e non ha normalmente servizi igienici. È una struttura molto semplice, non ha il riscaldamento ed è principalmente utilizzata in caso di emergenza.

Il rifugio è una struttura ricettiva gestita o custodita ed aperta al pubblico, sorta per rispondere alle esigenze di carattere alpinistico ed escursionistico, convenientemente predisposta ed organizzata per dare ospitalità e possibilità di sosta, ristoro, pernottamento e servizi connessi ed è sempre attrezzata per il primo intervento di soccorso.  Ci sono rifugi a quote diverse, alcuni più storici alcuni più nuovi, e tutti sono dotati di posti letto suddivisi normalmente tra camerate e camere. I servizi sono generalmente comuni.

 

Per dormire in rifugio è sempre necessaria la prenotazione. Nella maggior parte dei rifugi, per il pernottamento, è obbligatorio l’utilizzo del sacco lenzuolo ed è necessario portarsi anche la propria biancheria da bagno, le ciabatte ed il set per l’igiene personale. Chiedi sempre e comunque conferma al rifugio stesso.

 

Info utili

Le APT locali (Aziende per il Turismo) e il Collegio delle Guide Alpine del Trentino possono fornirti informazioni e contatti dei professionisti della montagna che ti accompagneranno nelle escursioni.

In montagna non sempre si può contare sul telefono cellulare e su una connessione internet. Per questo è bene pianificare e raccogliere informazioni sull’itinerario che si intende percorrere prima della partenza, nonché prestare la massima attenzione alla segnaletica lungo il percorso che ci fornisce le necessarie informazioni sulle destinazioni dei sentieri. Nonostante la presenza di questi segnavia, non dimenticare di portare sempre con te anche la carta topografica, che può essere utile se si perde l’orientamento e non si può utilizzare il cellulare. Cerca di ricordare i punti lungo la tua escursione in cui il telefono aveva copertura, in caso di necessità potrai tornare verso gli stessi per effettuare le tue chiamate.

 

In caso di bisogno chiamare il numero uno uno due - 1 1 2, il numero unico per tutte le emergenze. Anche in caso di mancata copertura da parte del tuo operatore telefonico il numero di emergenza potrà essere contattato se un altro operatore ha segnale nel luogo dove ti trovi (chiamata indicata solitamente come “solo emergenza”). In caso di mancata copertura da parte di tutti gli operatori puoi sempre tornare verso l'ultimo luogo dove ricordi di avere avuto segnale.

Durante la telefonata è importante rimanere calmi e rispondere dettagliatamente all'intervista dell'operatore. Le principali informazioni da fornire sono:
- il luogo esatto dell'incidente (es. toponimo, coordinate gps, numero sentiero, quota, esposizione versante, nome della via o della parete che stiamo salendo, ecc...);
- l'attività svolta;
- il numero di persone coinvolte;
- il numero dei feriti, le loro condizioni sanitarie e la dinamica dell'incidente;
- le condizioni meteorologiche sul luogo dell'incidente;
- il recapito telefonico da cui si chiama.

Ricorda di mantenere il telefono libero qualora i soccorritori avessero la necessità di ricontattarti.

 

La montagna è l’habitat di molte specie di animali selvatici. L’uomo deve frequentarla con rispetto, facendo attenzione a ridurre il più possibile il suo impatto sull’ambiente. Quando si incontra un animale selvatico è bene non arrecargli disturbo, evitando di avvicinarsi o di fare schiamazzi per attirare la sua attenzione. Al contrario, meglio allontanarsi con cautela e lasciarlo in pace.

Se ti accorgi di essere stato punto da una zecca è importante rimuoverla il prima possibile. È sufficiente prendere una pinzetta, afferrare il parassita vicino alla pelle e tirare, delicatamente senza strappi, fino al distacco. Una volta rimossa la zecca, disinfetta la ferita e tienila controllata per circa un mese. Se dovessero comparire chiazze rosse sulla pelle o altri disturbi rivolgiti al tuo medico.

 

Non tutti i frutti della montagna sono commestibili. Solo le specie di funghi, erbe, bacche e frutti di bosco che si conoscono alla perfezione possono essere raccolti e mangiati, sempre se le regole del luogo in cui ti trovi lo consentono (nei parchi o nelle riserve naturali è di norma vietato).

Si possono portare cani sui sentieri ma è opportuno tenerli legati al guinzaglio (in alcune zone è obbligatorio) per evitare che possano infastidire gli animali selvatici che abitano la montagna od ostacolare gli altri escursionisti. Qualora sfuggano al nostro controllo evitiamo di seguire i nostri animali da compagnia in zone particolarmente impervie, perché potremmo metterci in serio pericolo.

Informati con l'esercente funiviario o con il rifugista per sapere se i cani sono accettati nelle strutture dove pensi di recarti e segui le regole che ti vengono trasmesse dagli stessi. Anche in montagna, il proprietario è responsabile del comportamento del proprio cane!

Per quanto riguarda la museruola, non è sempre obbligatoria ma è bene averla con sé per ogni evenienza.