Nel Brenta uno straordinario incontro di culture

Mercoledì 10 agosto al Pian della Nana nei pressi di Malga Tassulla il violoncellista Mario Brunello duetta con il coreografo e danzatore coreano Yong Min Cho, un incontro dal forte valore simbolico che attraversa la cultura musicale occidentale dal '600 ai giorni nostri e la pone a confronto con una tradizione lontana come quella coreana  

Nella splendida cornice del Brenta orientale, là dove le rocce e le pareti verticali lasciano il posto a splendidi panorami verdi fatti di boschi e ariosi pascoli in alta quota, i Suoni delle Dolomiti tornano con uno dei due appuntamenti prima della pausa ferragostana. A Malga Tassulla sul Pian della Nana in Val di Non, dove lo scorso anno si è esibito Nicola Piovani, il prossimo 10 agosto va in scena uno straordinario incontro di culture e linguaggi creativi. Alle ore 13 infatti il violoncellista Mario Brunello – che ormai non ha bisogno di presentazioni per il pubblico de I Suoni delle Dolomiti – duetta con il coreografo e danzatore coreano Yong Min Cho.
Quest'ultimo ha studiato architettura in Corea prima di raggiungere Milano dove ha scelto di seguire l'indirizzo di Scenografia all'Accademia di Belle Arti di Brera. Nella città lombarda ha iniziato anche i propri studi di danza e teatro danza alla Paolo Grassi (Piccolo Teatro). 
Dopo Milano la sua carriera coreutica l'ha condotto a Venezia presso l'Accademia Isola Danza, dove ha lavorato con un autentico mito come Carolyn Carson. Nella città lagunare è rimasto per anni come danzatore del Centro Teatrale di Ricerca di Venezia prima di trasferirsi a Londra dove lavora dal 2005.

Quello a i Suoni delle Dolomiti è un incontro dal forte valore simbolico che attraversa la cultura musicale occidentale dal '600 ai giorni nostri e la pone a confronto con una tradizione lontana come quella coreana. Brunello e Yong Min Cho, musica e danza, diventano così gli architetti e i fautori di un ponte ideale tra mondi, proprio in un momento in cui il concetto di distanza, di affinità e alterità, di diversità culturale viene rivoluzionato e modificato da potenti fattori esterni. 
Porre al centro di questo incontro l'arte significa in qualche modo ridare dignità e valore alle relazioni umane e alle responsabilità individuali. E non è un caso che sia l'Asia a tornare carica di significati in questo evento, così come lo fu nel Seicento quando l'Europa intera rimase affascinata dal lontano Oriente intrecciando con esso profonde relazioni commerciali e culturali.
Mario Brunello e il suo pregiato violoncello del '600 dunque interagiranno con i movimenti del coreano Yong Min Cho, danzatore e coreografo che si esprime con un linguaggio contemporaneo ispirandosi alla tradizione. Un incontro interdisciplinare sullo sfondo dei primi manoscritti per violoncello solo, di melodie tradizionali coreane tradotte appositamente da Brunello per il suo strumento, di due composizioni contemporanee come “Glisses” di Isang Yun e “Concerto rotondo” di Giovanni Sollima. E proprio la “ritualità” del “Concerto rotondo” di Giovanni Sollima, la danza e la musica antica coreana del “Sanjo”, presente nella tradizione sciamanica, sono l'esempio di quello che accadrà a Pian della Nana.
L'evento vuole calarsi nel presente e guardare anche alla realtà drammatica che i profughi - termine che ormai definisce quasi un popolo nuovo nato dal concorso di mille identità e mille patrie - vivono quotidianamente accanto a noi. E questo ponte ideale vedrà protagonista anche il pubblico. Come?
Attorno ai due artisti prenderà forma una coreografia realizzata con un gran numero di camicie e magliette dalle maniche lunghe donate da amici degli artisti sparsi in tutto il mondo per testimoniare la loro presenza e partecipazione. Anche il pubblico potrà fare la sua parte e potrà partecipare portando con sé e mettendo a disposizione una maglietta o una camicia nuova o mai usata.
Tutti i capi di vestiario saranno timbrati dopo il concerto con il logo “Bridging Colours 2016 I Suoni delle Dolomiti”, raccolti a Malga Tassulla per essere donati ai rifugiati attraverso il Centro Astalli di Trento

Come raggiungere il luogo del concerto
Il luogo del concerto è raggiungibile da Cles. L’accesso ai parcheggi in prossimità del luogo dell'evento sarà però consentito alle sole macchine che trasporteranno minimo 4 persone previo ritiro del coupon al parcheggio del Centro Sportivo di Cles. Dal parcheggio si segue la strada in direzione Monte Peller, per un lungo tratto sterrata (consigliato l'uso di auto4x4), che verrà chiusa da Cles in via de Monte, località Prà del Toro. Parcheggi: Malga Culmei ore 1.15 di cammino, dislivello 300 metri, difficoltà E

L’escursione
In occasione dell'evento è possibile partecipare a una escursione con le Guide Alpine, passando per Passo Forcola: ore 3.30 di cammino, dislivello 400 metri, difficoltà E. La partecipazione è gratuita e su prenotazione presso APT Val di Non (telefono 0463 830133, orario di apertura dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.30). Posti limitati.

In caso di maltempo si recupera alle ore 21 al Cinema Teatro Cles.

 

Info: tel. 0463 830133
www.visitvaldinon.it



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