Pensieri e suoni ispirati alle nuvole
Oggi a Villa Welsperg in Val Canali, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, in concerto insieme a Ilaria Fantin a conclusione del trekking nelle Pale di San Martino, con i brani di “Musica Nuda. Little Wonder” hanno proposto al numeroso pubblico un vero e proprio viaggio nella storia della musica
Quante metafore sono state costruite con le nuvole e quante volte son servite a dare voce ai nostri desideri e alle fantasie, persino alle inquietudini. Dino Buzzati le aveva scomodate per parlare delle Dolomiti. "Sono pietre o sono nuvole? Sono vere o sono sogni?" si era chiesto a proposito delle Pale di San Martino di Castrozza.
E di certo se lo sono chiesto anche i partecipanti al secondo trekking de I Suoni delle Dolomiti che per tre giorni, dal 31 luglio al 2 agosto, hanno risalito e disceso le Pale - il verde che sale fino all'inizio delle pareti - e percorso i tracciati che portano fino alle vette del grande massiccio dolomitico che si sviluppa nel Trentino orientale sopra San Martino di Castrozza. Con loro la vocalist Petra Magoni e la suonatrice di arciliuto Ilaria Fantin.
Un gruppo colorato ed eterogeneo, condotto dalle Guide Alpine, le "Aquile di San Martino", che ha ben presto imparato come le nuvole non siano solo un momento romantico nella giornata, ma anche un ostacolo da superare. Perché questo ostacolo ha preso la forma di pioggia battente che in alcuni momenti ha reso più evidente la fatica ma ha anche trasformato la montagna in un regno di nuovi suoni e di nuove scoperte.
Così la prima tappa, che li ha condotti fino alla mitica parete del Velo della Madonna e al rifugio sottostante, si è conclusa con uno splendido tramonto in quota in un'aria resa chiarissima dalle precipitazioni di poche ore prima. E forse l'impegno richiesto per raggiugere la meta ha amplificato la gioia di poter osservare il panorama da Cima Stanga.
Così è stato anche per il giorno seguente con il lungo spostamento che ha portato i trekker dal rifugio Al Velo della Madonna al rifugio Treviso. Abbandonate le rocce per i boschi e i prati con foglie e radici bagnate, il sole del tardo pomeriggio, finalmente vittorioso, ha permesso ai più audaci di salire la ferrata del Canalone a pochi passi dal rifugio.
Quante volte abbiamo ascoltato qualcuno ricordarci che le nubi passeranno. E dopo le nubi la fatica diventa gioia in un rifugio pieno di voci. Quelle degli escursionisti e quelle delle guide, ma anche quelle dei primi salitori delle guglie circostanti che sembrano non aver mai lasciato quelle stanze e continuano a raccontarci una storia, mille storie. Questa è una delle magie del camminare in montagna e del pernottare in rifugio.
E se tutto questo non fosse bastato, l'altra magia è stata quella della musica con la cantante Petra Magoni e la musicista Ilaria Fantin. Entrambe hanno regalato un intero percorso di pensieri e suoni ispirati alle nuvole e a ciò che rappresentano nell'immaginario umano. Così intervallate da citazioni di Seneca, Schopenauer, Shakespeare, Osho, solo per citarne alcuni, questo particolare duo che univa una voce moderna e versatile a uno strumento antico suonato con apertura contemporanea, ha proposto una lunga serie di canzoni che sono andate da “Nothing compares to you” di Sinead O'Connor a “Perfect Day” di Lou Reed passando per “Smoke on the Water” dei Deep Purple al De André di “Disamistade” e di “Ho visto Nina volare”, senza dimenticare brani classici dell'inglese John Dolan o del fiorentino Caccini e persino di Michelangelo Galilei, fratello del celebre Galileo Galilei, e del compositore Claudio Monteverdi.
Un vero e proprio viaggio nella storia della musica che è proseguito anche nel concerto aperto a tutti che oggi è stato proposto nei pressi di Villa Welsperg, nel Parco di Paneveggio - Pale di San Martino. Di fronte a un pubblico numeroso, Petra Magoni e il fido compagno di palco Ferruccio Spinetti hanno riproposto i brani del loro ultimo album "Musica Nuda. Little Wonder" e sono stati più volte affiancati dalla brava Ilaria Fantin. Così tra i brani nuovi sono stati proposti un toccante "Little Sunshine", seguita da "Lei colorerà" firmata da Ferruccio Spinetti per la musica e da Alessio Bonanni per i testi. Gorgheggi, slanci ma anche sapiente effettistica hanno segnato "Amazing" mentre con "Another Brick" dei Pink Floyd, Petra Magoni ha chiamato in causa il pubblico che le ha fatto da coro.
Un rapporto giocoso e divertito quello con gli ascoltatori che è proseguito anche con "Vecchio errore" di Paolo Conte e "Vecchio Frac" di Domenico Modugno fino alla toccante "Alleluhia" di Leonard Cohen. In mezzo la bella "Fronne" su testi di Domenico Ciaramella - accompagnata da Ilaria Fantin - e il medley dedicato a Tenco con "Mi sono innamorato di te" e "Vedrai vedrai".
Alla fine tanti gli applausi e tante le richieste del pubblico che si è visto regalare in un intenso bis "Notte disperata", "Come together" di beatlesiana memoria e "Guarda che luna".
Le immagini del concerto e del trekking saranno disponibili domani in mattinata su www.broadcaster.it