Dalla terra alla tavola: la guida alle raccolte autunnali
Per chi più che una vacanza, cerca un'esperienza
"L'autunno è come una seconda primavera"
Queste semplici parole di Albert Camus, ci restituiscono con immediatezza la ricchezza della bella stagione che sta per iniziare. L'autunno è stagione gentile, di rinascita, proprio come la primavera. Se non fossimo abituati per convenzione a far coincidere l'inizio dell'anno con il 1° gennaio, sarebbe forse settembre il momento in cui segnare la ripartenza quando, ancora con la pelle abbronzata e i vestiti leggeri, ci risediamo ai banchi e alle scrivanie, con tanti nuovi progetti da portare avanti.
Così è anche per la natura: i campi nutriti dal sole estivo e dai piovaschi dissetanti (come vuole quel detto locale che recita "temporal d'agosto rinfresca il bosco") restituiscono in autunno i loro frutti, molti dei quali alla base dell'agricoltura trentina; la nostra piccola provincia, che si estende dal Garda fino alle Dolomiti, ha diverse produzioni che maturano alla fine dell'estate, come l'uva, le olive, il mais e le mele. Ma anche il bosco lascia per l'autunno i suoi frutti migliori, proprio mentre vira i suoi colori, arricchendosi di funghi e di ricci che maturando si aprono, scoprendo la lucentezza delle castagne.
Se anche a te emoziona l'arrivo dell'autunno e hai voglia di assaporarlo fino in fondo, segui questa guida che abbiamo preparato per te e scopri come conoscere da vicino le raccolte autunnali e toccare, in alcuni casi proprio letteralmente "con mano", i frutti variegati del Trentino e conoscere da vicino la storia di chi queste produzioni le cura con il proprio lavoro.