1802. Monte Casale
Mountain bike • Terme di Comano - Dolomiti di Brenta
1802. Monte Casale
Il Monte Casale forse è ancora poco noto ma offre la migliore vista da nord del Lago di Garda e lo spettacolo mozzafiato della Valle dei Laghi, delle Dolomiti di Brenta e del ghiacciaio dell’Adamello a ovest.
<p>Un’ebbrezza panoramica. E‘ uno dei pochi monti delle Alpi dove si può arrivare in bici fin sulla vetta. Da <strong>Comano</strong> sono 1200 metri scarsi di dislivello. I mountainbiker elettrici possono farcela comodamente con una batteria. La EMTB - la mountainbike elettrica, per questo giro, è la scelta più appropriata perché, se è vero che la stradina sterrata che parte da Comano è dapprima in lieve salita, verso la fine è lastricata a pietra e talmente ripida che i pochi ciclisti muscolari locali che la affrontano la considerano „una condanna“. Con la EMTB al contrario si può pedalare comodamente e godersi la salita.</p> <p>Subito prima del grande prato sommitale si trova la <strong>Capanna Don Zio</strong>. Poco oltre il Rifugio si gira a destra sull‘ampio prato, lungo tracce appena visibili, fino in cima, dove panche e tavolone invitano ad una pausa offrendo un panorama a 360 gradi che non trova eguali.</p> <p>Il tracciato prosegue verso sud, attraverso il prato porta alla croce poco più in basso, infine torna giù alla Capanna Don Zio. Invece di riprendere la strada dalla quale si è arrivati, si può imboccare il facile sentiero sotto il rifugio e tornare lungo la via 411 fino al punto chiamato <strong>Le Quadre</strong>. Qui il divertimento della discesa comincia davvero: quasi 10 chilometri, cioè più del 40 per cento dell‘intero giro, fa correre giù allegramente lungo un percorso piuttosto fluido.</p> <p>Al punto <strong>Duson</strong> si gira a destra in discesa e poco dopo si riprende a salire. Una salita che si potrebbe risparmiare seguendo semplicemente a diritto il sentiero lungo il bordo del dirupo, dove però un cartello „Bici a mano“ invita amichevolmente a spingere la bici in quel passaggio. Segue un tratto nel bosco, piuttosto tecnico, sassoso, ma in generale pedalabile fino a <strong>Malga Valbona</strong>.</p> <p>Poco dopo, un breve tratto sterrato porta sul Sentiero dei Russi (così chiamato perché fu costruito durante la Grande Guerra da prigionieri russi), una lunga discesa, nell’insieme fluida, riporta fino a <strong>Comano</strong>. Gioia pura.</p>