Mitica salita Charly Gaul
Bici da corsa • Trento e Monte Bondone
Mitica salita Charly Gaul
Tutto è nato nel 2005, quando il grande ciclista lussemburghese, protagonista dell’epica scalata della montagna cittadina durante il Giro d’Italia del 1956, giunse sul Monte Bondone per l’intitolazione a suo nome della famosa salita di Vason. Fu proprio in quell’occasione che un giornalista del Lussemburgo propose di rievocare la storica impresa con un raduno internazionale di cicloamatori...quello stesso anno nacque la la Gran Fondo internazionale La Leggendaria Charly Gaul, oggi parte dell'UCI Gran Fondo World Series.
Era chiamato l’Angelo della Montagna, Charly Gaul alfiere del team Faema ma a Merano, traguardo dopo la dura tappa da Bormio con il Passo dello Stelvio, era arrivato male scivolando al 24.mo posto della classifica generale ed un distacco da Fornaia, in maglia rosa, di quasi 17 minuti. Learco Guerra, responsabile della squadra Faema, dichiara a proposito di Gaul: "Una giornata storta. Può capitare a tutti". Nessuno può sapere che quella è la vigilia d’una giornata come poche nella storia del ciclismo. L'otto giugno 1956 si corre la ventesima tappa, da Merano a Trento. I chilometri da percorrere sono 242 con quattro salite importanti da superare: Passo Costalunga (quota 1753), Passo Rolle (1970), Passo Broccon (1616) ed infine il Bondone (1300). Le previsioni sono per una giornata da lupi. <p>In cima al Bondone Gaul arriverà stremato, ma con quasi 8 minuti di vantaggio sugli inseguitori. Vorrebbe sorridere ma riesce a fare soltanto una smorfia. Quando lo mettono nel bagno caldo, gli sembrerà di essere in paradiso. Bisogna attendere 7'44" per vedere arrivare Sandrino Fantini. Il grande Magni conclude la tappa dopo 12'25"; quando Gaul apprende ufficialmente il risultato dice: "E' stato un miracolo". Gli fa eco Guerra: "Un miracolo che soltanto tu potevi fare". Due giorni dopo, quando Charly entra in maglia rosa all'Arena di Milano, il pubblico lo accoglie come si accolgono gli eroi; non ha ancora ventiquattro anni.</p>