A Rovereto, uno scrigno di arte da scoprire a piedi
Due giorni nella città di Depero, tra musei, castelli e osterie
Dove andiamo questo weekend? Se ti stai ponendo questa domanda, ed hai voglia di concederti un fine settimana elegante, tra arte e cucina gourmet, magari con un pizzico di romanticismo, allora Rovereto fa proprio per te.
A meno di mezz’ora da Trento, questa raffinata cittadina, nel cuore della Vallagarina, è un punto di riferimento per chi ama l’arte e il buon vivere. È qui che trovi il Mart, tra i musei di arte contemporanea più importanti d’Italia, ed è sempre qui che ha vissuto Fortunato Depero, maestro del futurismo.
E poi ci sono il castello con la sua terrazza panoramica sulla città, le osterie tipiche, la cucina gourmet dello chef stellato Alfio Ghezzi, i piccoli negozi del centro: tutto a portata di mano, raggiungibile a piedi dalla stazione. Sì, perché Rovereto è collegata benissimo con i treni. Per questo puoi lasciare a casa l’auto e goderti a piedi la città, per scoprirla poco a poco, con lo spirito spensierato di un bohemien e l’eleganza di un dandy.
Ecco la nostra proposta!
Dove si trova Rovereto?
3 cose da vedere a Rovereto
- Il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea
- Casa Depero, l'unico museo d'Italia dedicato al futurismo
- Il Castello di Rovereto, che ospita il Museo Storico Italiano della Guerra
Consigliato a...
- Coppie, che vogliono regalarsi un weekend romantico in una piccola città d'arte
- Famiglie con bambini, perché è tutto a portata di... piedi
Punto di forza
- Facilmente raggiungibile in treno, per un weekend senza auto
Fermati ad ammirare la cupola del MART, disegnata dall’archistar Mario Botta
La nostra proposta per il weekend: un sabato d'arte
La nostra prima proposta è di visitare il Mart. Il museo di Arte moderna e contemporanea di Rovereto si trova a quindici minuti di passeggiata dalla stazione ferroviaria. È una passeggiata tutta in pianura, quindi non richiede un grande sforzo.
Appena arrivi al Mart, prima di entrare fermati ad ammirare la piazza antistante l’ingresso e la cupola, disegnata dall’archistar Mario Botta. Il museo nel corso dell’anno ospita importanti mostre temporanee.
Di grande pregio inoltre la collezione permanente del museo, che attraversa 150 anni di storia dell’arte. Dalla meravigliosa Venere di Francesco Hayez alla piazza misteriosa di De Chirico. Il punto forte del museo è la ricca sezione dedicata al Futurismo, con opere di Umberto Boccioni, Fortunato Depero, Carlo Carrà, Felice Casorati e Mario Sironi.
La visita al museo dura circa due ore, quindi giunto alla fine potresti già pensare a cosa fare per pranzo.
Il punto forte del MART è la ricca sezione dedicata al Futurismo
Dove fermarsi a pranzo
La proposta più “in” è quella di fermarsi all’Alfio Ghezzi bistrot, il Cafè & Restaurant del MART, gestito dall’omonimo chef stellato. Dalle 9.00 alle 19.00 è attivo un servizio bistrot, con piatti veloci e un menù più semplice rispetto a quello che viene proposto la sera dalle 19.00 in poi, quando l’atmosfera diventa più romantica ed esclusiva. È qui che arte e alta cucina si fondono… in tutti i sensi, visto che i piatti di Ghezzi sono ispirati alle opere del museo.
Se vuoi serbarti questa esperienza per un’altra occasione, puoi fermarti all’Osteria del Pettirosso, a cinque minuti di passeggiata dal museo. Piatti tradizionali e una ricca carta dei vini in un ambiente curato e rilassante.
Se preferisci una pizza, proprio di fronte trovi El Raminel, dove puoi scegliere tra pizze preparate con impasti diversi, dal classico al lievito madre, dall’integrale a quello a base di semi ed erba di grano.
Prova il Cafè & Restaurant del MART, gestito dallo chef stellato Alfio Ghezzi
Sabato pomeriggio a casa Depero
Dopo mangiato, sei pronto per riprendere l’esplorazione della città. Se la visita al MART ha acceso la tua curiosità sull’arte futurista, la prossima tappa ti farà conoscere uno dei più grandi esponenti di questa corrente artistica tutta italiana. Rovereto infatti è la città di Fortunato Depero. Di sicuro, almeno una volta, avrai stretto tra le mani una delle sue opere: la bottiglietta del Campari Soda! Sì, perché Depero, oltre a realizzare dipinti, arazzi e sculture, ha lavorato nel mondo della pubblicità e del design.
È lui che a Rovereto ha fondato la Casa d’Arte Futurista Fortunato Depero, unico museo d’Italia dedicato al futurismo. Fa parte del MART, ed oltre agli oggetti donati dall’artista (dipinti, sculture, arazzi, ma anche mobili e giocattoli), il museo ospita piccole mostre temporanee.
Dopo la visita al MART hai ancora tempo per una passeggiata per dare un’occhiata ai negozi del centro storico. Per chiudere il cerchio con Depero e il futurismo, ti consigliamo di fare tappa alla storica cappelleria Bacca. Indovina chi ha realizzato le due cariatidi che ornano l’ingresso?
Se hai voglia di fare una pausa golosa, puoi fermarti allo Zaffiro, famoso per i suoi pasticcini, oppure alle gelaterie Cherry e Storie di Latte che si trovano nel centro storico. Se poi è una bella giornata ed hai voglia di farti una passeggiata, a mezz’ora c’è la gelateria Zenzero. C’è un po’ di strada da fare ma il gelato e ottimo e puoi godere di una romantica vista sul fiume Adige.
La Casa d’Arte Futurista Fortunato Depero è l'unico museo d’Italia dedicato al futurismo.
E per cena?
Mentre la Campana dei Caduti con i suoi 100 rintocchi saluta il sole che volge al tramonto, tu sei pronto per una romantica cena.
Nel centro di Rovereto il ristorante Novecento dell’Hotel Rovereto è famoso per i Tortelli di Zucca, gli Strangolapreti alla trentina e l’Orzetto, in un insolito matrimonio tra la cucina trentina e quella mantovana.
Se invece cerchi una cena alternativa, ti consigliamo il ristorante Al Silenzio, con il suo Trentin Sushi, guarnito con pesci di fiume marinati e affumicati e affiancato ad ortaggi della vicina Valle di Gresta. Oppure puoi prenotare al ristorante il Doge: cucina tipica in un ambiente molto curato, perfetto per una cena di coppia.
Qualche consiglio per chiudere la serata
Hai appena lasciato il ristorante, è una bella serata e non hai ancora voglia di tornare a dormire. Rovereto di sicuro non è New York, ma anche questa cittadina ha qualche locale in cui fermarsi dopo cena.
Punto di riferimento di molti roveretani è il Loco’s, un “art&music bar” in cui gustare ottimi cocktail e gin tonic di qualità. Altrimenti, l’alternativa è La Crypta, locale dall’atmosfera intima, famoso per i suoi cocktail alcolici e analcolici.
Se ad un cocktail preferisci un buon calice di vino, sappi che Rovereto (e la Vallagarina) è la patria del Marzemino, vino rosso dal gusto pieno, citato da Mozart nel suo Don Giovanni.
Rovereto è la patria del Marzemino, vino rosso dal gusto pieno, citato da Mozart nel suo Don Giovanni
Domenica mattina al Castello di Rovereto
Dopo aver fatto colazione con un caffè, un bicchiere di succo di mele e una fetta di crostata sei pronto per una passeggiata al Castello di Rovereto. È su una collina che domina il centro storico, di sicuro lo avrai visto passeggiando per il centro.
È una vera e propria fortezza, che ha giocato un ruolo da protagonista sia nel Medioevo (dal XIII al XVI secolo) che nella Prima Guerra Mondiale, quando divenne una caserma austro-ungarica.
Oggi ospita il Museo Storico Italiano della Guerra, un punto di riferimento per chi vuole capire davvero cosa significhi affrontare una guerra di trincea. Armi, divise, manifesti e reperti della guerra, tra cui un esemplare di Nieuport-Macchi 10, un velivolo usato per l’addestramento militare nel 1918.
Molto interessante e ricca anche la sezione dedicata all’età napoleonica, al Risorgimento e alle armi dell’epoca moderna (XVI-XVII secolo).
Per visitarlo tutto ci vogliono un paio d’ore, considerando che in molti periodi dell’anno il museo ospita mostre temporanee che di sicuro vi spingeranno a trattenervi un po’ di più.
Il Castello di Rovereto è su una collina che domina il centro storico
Il pranzo della domenica
È probabile che quando uscirai fuori dal museo sia già ora di pranzo. A due minuti dal museo c’è un posto davvero speciale, “Il Doge”. È un elegante ristorante ospitato nelle antiche cripte della Chiesa del Redentore, tra archi a volta e pareti di pietra a vista. Qui puoi gustare piatti tipici della cucina trentina, preparati con ingredienti sempre freschi di giornata.
Ultima tappa prima di partire
Se hai ancora qualche ora libera prima di prendere il treno, puoi fare una breve visita a Palazzo Sichardt. Questo edificio del XVIII secolo, perfettamente ristrutturato, oggi ospita il Museo della Città di Rovereto.
Di sicuro però, non puoi lasciare Rovereto senza aver ordinato un espresso al caffè Bontadi. Le loro miscele arrivano da tutto il mondo e sono super se abbinate ad uno dei pasticcini di produzione propria. Il modo più dolce per salutare Rovereto!