Casa Campia
Scrigno degli usi e costumi delle famiglie nobili della Val di Non tra XVII e XVIII secolo
Campia sorge nel centro di Revò, a pochi passi dalla piazza principale. Contraddistinta da una ariosa loggia e da una torretta laterale, impreziosita da una meridiana datata 1671, la prestigiosa costruzione si connota come un’elegante residenza tardo-rinascimentale.
LA STORIA
Eretta con ogni probabilità durante gli anni ’60 del XVII secolo, come testimonia un’antica incisione sull’arco dell’ingresso settentrionale, Campia appartenne per più di due secoli ai Maffei, antica famiglia di origine toscana, trasferitasi per un certo periodo a Revò.
Il nome dell’edificio deriverebbe invece dalla famiglia Campi di Cles con i quali i Maffei si erano legati per vie matrimoniali.
Gli interni della villa sono ricchi di testimonianze storico-artistiche di valore.
In particolare colpisce la preziosità di una grande stufa in maiolica, datata 1753, dipinta di blu proveniente dalla scuola artigianale di Sfruz, decorata da figure di allegorie dei dodici mesi alternate a cariatidi nella parte inferiore, e da allegorie dei quattro continenti allora conosciuti, nella porzione superiore.
Passando attraverso diverse stanze ricoperte interamente da legno ci si imbatte nel cosiddetto “vòut de fer” che deve il proprio nome alla porta blindata, tutt’oggi esistente, che custodiva il tesoro di famiglia.
Recentemente acquistata e restaurata dal Comune di Revò, Casa Campia è oggi visitabile e sede di importanti eventi culturali. Apertura estiva.