Il percorso dell’acqua
Percorso attraverso le vie più antiche del paese, alla scoperta delle fontane di Predazzo
Predazzo sorge alla confluenza di due torrenti, è un paese ricco d’acqua e di fontane, una diversa dall’altra, ognuna con una sua storia da raccontare.
Un tempo le fontane erano luogo di socializzazione: le donne vi si recavano quotidianamente per fare il bucato, lì si scambiavano notizie e pettegolezzi sul vicinato, ci si riforniva dell’acqua potabile per l’uso domestico. Ogni famiglia trasportava a casa l’acqua nei “cranzedei”, secchi di rame appesi al “ciampedon”, apposito bastone munito di ganci, leggermente ricurvo da tenere appoggiato sulle spalle. In casa i secchi venivano appesi al “traosel”, un mobile in legno, con accanto il “casot”, il ramaiolo, con cui attingere l’acqua.
Dopo la recente sistemazione delle fontane, il Comune di Predazzo ha realizzato questo percorso di circa tre chilometri, costituito da venti tappe per riscoprire le fonti d’acqua lungo le vie e i vicoli del centro storico, percorribile tutto l’anno.
Accanto ad ogni fontana sono stati collocati dei pannelli che, oltre alle informazioni storiche sul singolo manufatto, riproducono alcuni scorci storici delle fontane stesse.