Forte Corno
Questa, imponente opera bellica troneggia sulla Valle del Chiese. Il forte, sapientemente ristrutturato, è un’autentica perla della Grande Guerra
Erede di un passato storico tanto significativo quanto tragico, la Valle del Chiese conserva ancora oggi i segni profondi e le testimonianze più dirette della Prima Guerra Mondiale.
Testimoni possenti della Grande Guerra sono i forti, messi a guardia delle linee austro-ungariche. Dei cinque originali che formavano lo “Sbarramento di Lardaro” ne rimangono tre: Forte Larino a sud di Lardaro, Forte Corno nel Comune di Praso e Forte Carriola dei territori di Pieve di Bono. Originariamente collegati fra loro da una serie di camminamenti, trincee e gallerie, andavano a comporre un imponente sistema difensivo, che dominava e controllava la Valle del Chiese dall’alto.
Disteso su uno sperone di roccia a 1068 metri di quota, troneggia sopra l’abitato di Praso: forte Corno offre una struttura di grande pregio nell’ambito dell’architettura militare. Cinquantaquattro stanze, molte delle quali ottimamente conservate compongono infatti questa struttura destinata a ospitare fino a centosessanta soldati. Fu costruito tra il 1890 e il 1892, nella seconda fase del rafforzamento dei confini ed era collegato al fondovalle da una strada militare.
In buono stato di conservazione grazie all’intensa attività di recupero, è oggi congiunto alla fortezza di fondovalle da un suggestivo sentiero bellico.
Raggiungibile:
-a piedi attraverso il sentiero di collegamento da Forte Larino (circa 2 ore)
-in auto percorrendo una strada di montagna