Rete di Riserve Cembra – Avisio
La Rete incantata dove si incontrano tradizione e innovazione
Antiche torbiere, paesaggi quasi dimenticati che ospitano specie rare, tanto da essere quasi introvabili. Specchi d’acqua inaspettati in vecchi boschi di larice, pittoresche paludi e, in fondovalle, l’impetuoso torrente Avisio. Lembi di natura integra e selvaggia unita a una calda ospitalità.
Incastonata tra l’affaccendata Val d’Adige, i selvaggi e severi versanti dei Lagorai e gli incanti dolomitici delle Valli di Fiemme e Fassa, la Val di Cembra è una nicchia discreta, dove trovare angoli unici e respirare l’atmosfera di un luogo sospeso nel tempo, dove è possibile cogliere, magari per un breve istante, la presenza dell’aquila reale, o del raro picchio tridattilo, del fagiano di monte o della minuscola civetta nana, specie pregiate e protette.
In questa Rete di Riserve le cui essenze vegetali sono così inclini al cambio di colore stagionale, è particolarmente indicato l’autunno per farsi incantare da un paesaggio dorato.
Per capire la Val di Cembra però bisogna lasciare la strada principale che la percorre per l’intera lunghezza e inoltrarsi lungo i versanti boscosi.
Strade e sentieri numerosi e ben segnalati, invitano a immergersi nella natura, entrando in sintonia con la storia, le tradizioni, i mestieri e le usanze della gente di queste valli che, nel corso dei secoli, ha modellato il paesaggio, in parte addomesticandolo.
Non è raro imbattersi in qualche vecchio mulino o struttura di pietra un tempo sede di attività quotidiane legate al bosco. Bosco di castagni in basso, di faggi alzandosi di quota e, più in alto, di imponenti larici e abeti. Sulle pendici scoscese della valle si aggrappano ambiziosi i vigneti che un sole generoso e un terreno porfirico ricco di nutrienti, l’Oro rosso di Cembra, nutrono per generare l’elisir dorato noto come Müller Thurgau.